Il Terziario Donna di Pesaro ha bandito nel corso dell’anno 2004 il concorso denominato “Donne per passione” allo scopo di focalizzare l’attenzione del grande pubblico sull’operato e sulla figura di donne che hanno raggiunto livelli di eccellenza nella loro professione, o comunque in una specifica attività, riuscendo a conciliare le difficoltà di percorso per il successo con la propria vita affettiva, gli interessi e le curiosità personali, i piccoli e grandi problemi della quotidianità.

Il nostro invito a candidarsi è diventato nel giro di pochi giorni, un fiume in piena: fra posta ordinaria e posta elettronica sono arrivate alla Segreteria del premio, centinaia di lettere che segnalavano donne di tutte le età e di tutte le condizioni: erano figli, mariti, genitori, amici e colleghi di lavoro, che, in una travolgente gara di rivelazioni, scrivevano di queste loro donne straordinarie, pronte a portare avanti, nonostante le difficoltà, le prove, le malattie e le assenze, una vita piena, generosa, esemplare. Un grosso impegno, quindi, per tutte noi organizzatrici e per la giuria, impegno che si è concluso comunque felicemente.
Ma le emozioni, le esperienze, le voci intessute nel multiforme e colorito assieme di questo evento sono rimaste a lungo dentro di noi: impossibile liberarsene alla leggera, archiviarle come una qualsiasi manifestazione. Per questo abbiamo pensato di raccogliere in un libro queste favole vere, per consegnarle al futuro, per tentare per quanto possibile di racchiuderle in qualcosa di concreto.
La scrittrice Antonella Lucchi si è assunta l’arduo e tormentato compito di calarsi in alcune delle esistenze che ci sono state svelate e trasformarle in altrettante storie, dando loro la necessaria evidenza e drammatizzazione che sicuramente renderanno più gradevole e coinvolgente la lettura.


Dalla presentazione di Roselina Salemi (direttrice, al tempo del concorso, del settimanale ANNA).
«Se le donne avessero scritto tutte le cose che hanno pensato, ascoltato, sognato, avremmo milioni di pagine; invece dobbiamo accontentarci di memorie occasionali e sfilacciate che soltanto raramente affiorano dalla profondità del silenzio per diventare libri. Anche se non hanno scritto, però, le donne hanno sempre raccontato. Hanno tenuto il filo che lega le generazioni, hanno costruito il ricordo del passato nei figli e nei nipoti. E si sono nascoste dentro la propria storia».

Antonella Lucchi, l’autrice.
Vive e lavora a Pesaro. E’ insegnante e si occupa di comunicazione e relazioni pubbliche.
Nel 2003 ha seguito l’organizzazione del Premio “Donne per passione” per conto del Terziario Donna Confcommercio di Pesaro e Urbino. DONNA è il suo primo libro