Il convegno ha voluto dare un segnale importante nel mondo dell’economia, far emergere idee nuove ed esperienze già realizzate, cercare un confronto proficuo con le istituzioni, mettere le donne imprenditrici alla guida di un rinnovamento che interessi più settori: turismo, alimentazione, bioedilizia, acquisti consapevoli.
Tutto questo all’insegna del concetto fondamentale della green economy: salvaguardare e migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo.


Entusiastici complimenti alle organizzatrici e grande soddisfazione dei partecipanti. La sensazione generale è stata quella di stare vivendo un momento importante, un grande passo verso il futuro, una vera e propria via d’uscita dalla crisi che attanaglia l’Occidente da qualche anno.

Il racconto delle proprie esperienze e motivazioni, portato al convegno da numerose donne manager innovative, ha dato un segnale forte alle autorità e al pubblico presenti, ha messo in luce idee nuove e sogni realizzati, ha fatto capire che le donne imprenditrici sono alla guida di un importante e inarrestabile processo di innovazione, attento alla qualità dell’ambiente in cui viviamo, impegnato ad eliminare nel contempo l’inutile spreco di denaro e beni comuni.

“Grazie alla flessibilità, alla concretezza e all’ostinazione, caratteristiche spesso femminili,” ha spiegato Patrizia Caimi, presidente del Terziario Donna e anima del convegno, “molte donne imprenditrici sono riuscite a rinnovare le loro aziende e a traghettarle verso la soft economy, per un nuovo modello di sviluppo e di business internazionale.”

Dopo i saluti delle autorità (sono intervenuti Matteo Ricci, Alberto Drudi, Vittoriano Solazzi, Margherita Mencoboni) e del Direttore Confcommercio Amerigo Varotti, ha preso la parola la giornalista Andreina De Tomassi, che ha coordinato e moderato gli interventi dei vari relatori.
Grande interesse e attenzione per tutti, a cominciare dall’inviato di “Repubblica”, Antonio Cianciullo, massimo esperto del settore: il suo ultimo libro si intitola “La corsa alla Green Economy” (Edizioni Ambiente, 2010). Il giornalista ha spiegato le potenzialità di molte scelte imprenditoriali in tumultuosa crescita, aziende che evitano il fallimento spingendo sull’innovazione, colossi industriali che si convertono all’efficienza. Ad accomunarle è la capacità di immaginare un futuro in cui si possa vivere e lavorare in modo più sicuro e più sano.
Si è aperta quindi una lunga serie di testimonianze: prima a intervenire Elisa Marchetti, albergatrice, che ha illustrato la sua idea di turismo sostenibile e la rete degli Eco-Hotel, seguita da Mario Pascucci, un nome d’eccellenza nella produzione e distribuzione del caffè, che ha spiegato la filosofia della sua azienda: acquistare il caffè direttamente da chi lo coltiva, poter contare su una filiera che cerca in ogni modo di garantire la correttezza umana e sociale e la qualità del prodotto, un commercio equo e solidale, come il progetto “Caffè di Haiti” che aiuta alcune centinaia di famiglie a continuare a coltivare caffè perché viene loro pagato un prezzo giusto.
Terza relatrice, Sara Muratori (“Un mondo di acquisti verdi”), consigliera del Terziario Donna, che ha sottolineato l’importanza di compiere scelte responsabili nell’acquisto di prodotti ecosostenibili.E’ stata quindi la volta di Gino Girolomoni (Montebellobio), padre del biologico italiano, il quale ha rilevato che alla base del cambiamento ci deve essere prima di tutto la scelta individuale di cambiare stile di vita: solo dopo, il biologico, l’alimentazione, la produzione avranno un senso diverso per la collettività. Altra questione fondamentale per la nostra società: l’energia rinnovabile. Ha illustrato questo tema Katia Belfiore (Klimeko). Altra simpatica testimonianza sul campo: Candida Agazzi e Sara Lazzarini, due donne che dopo anni dedicati all'informatica hanno deciso di pensare a sé stesse e agli altri diversamente, per creare nuovo valore per la propria vita, per quella degli altri e dell’ambiente. Si sono così inventate la produzione e la commercializzazione di pannolini lavabili per neonati, un progetto che, alla verifica del mercato, si è rivelato vincente, sia in termini economici che di salvaguardia ambientale. Ultimo imprenditore a intervenire Fabrizio Onori (Centro dell’isolante) che ha spiegato l’importanza delle nuove tecniche per la bioedilizia: ha destato particolare curiosità l’uso di un prodotto naturale come la lana di pecora. Ha conclude la carrellata Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche, che ha parlato di impresa e sostenibilità ambientale.

Durante la pausa caffè, Veronica Hit Radio ha proposto una dimostrazione del suo nuovo modo di fare radio: Veronica My Radio. Una compagna coinvolgente, simpatica, raffinata e tanta buona musica. Veronica My Radio ha anche scelto di promuovere, sostenere e supportare un nuovo orientamento: “NATURAL POWER”: tutto quello che il nostro territorio offre per vivere in modo sano e positivo.

Al termine della mattinata il Terziario Donna ha invitato tutti i partecipanti a una colazione “bio…gustosa”, preparata da “Osteria del Mare da Sabrina” di Pesaro e “Hostaria a fuoco lento” di Urbino, ristoranti gestiti da due consigliere del Terziario Donna: Sabrina Lanci e Maria Elisa Rossi. Grande performance di un’altra consigliera, Rossana Mariotti, che si è esibita nel taglio a mano del profumato Prosciutto di Carpegna

Nel pomeriggio workshop con Paolo Fabbri, presidente di Punto 3, società che realizza progetti per lo sviluppo sostenibile. Si è parlato di Green procurement, un’opportunità per gli enti locali che vogliono acquistare “verde” e organizzare eventi sostenibili. “Dolce” conclusione con paste e pasticcini del forno di Mariella Mosca, naturalmente un’altra consigliera del Terziario Donna.